Innanzitutto, raccontiamo una bellissima storia bipartisan.
L'ex sindaco di Alassio ed ex consigliere regionale di Forza Italia Marco Melgrati, uno che si butterebbe nel fuoco per Berlusconi, anche a rischio di ustione, è uno degli uomini più indagati e processati della Liguria.
Ma è anche uno dei più assolti: se non ho perso il conto, dovremmo essere a quota ventisei assoluzioni e dintorni, soprattutto per vicende relative all'attività libero professionale di Melgrati, che è quella di architetto.
Insomma, l'avvocato di Melgrati deve essere davvero bravo.
Ed è un deputato del Pd, che si chiama Franco Vazio, è di Albenga, ed è uno che si butterebbe nel fuoco per Matteo Renzi e Maria Elena Boschi, anche a rischio di ustione, tanto da essere stato il più preparato e combattivo in commissione Banche, e da essere usato come scudo umano alle domande sul tema degli ospiti di "Porta a Porta".
Vazio dovrebbe tornare a Roma, Melgrati punta a rifare il sindaco di Alassio.
Ma proprio l'avvocato ingauno è stato protagonista delle sedute congiunte della Camera e del Senato della Repubblica dell'ultimo anno.
Succede che viene a mancare un giudice costituzionale di nomina parlamentare e si inizia a votare l'11 gennaio del 2017, quando nessuno dei candidati in lizza ottiene i voti necessari per andare alla Consulta e nessun ligure, nemmeno Vazio, prende nemmeno una di quelle preferenze che superano la soglia minima per essere conteggiate.
Si rivota il 4 maggio e Vazio prende sei voti.
Si rivota l'11 maggio e Vazio sale a sette voti.
Si rivota il 18 maggio e Vazio, ormai lanciatissimo, si attesta a undici voti.
Purtroppo, nelle sedute comuni di Camera e Senato del 15 giugno, del 29 giugno e del 10 luglio non si registra nemmeno il numero legale e l'irresistibile ascesa di Vazio, per ora, si ferma qui.
Ma, presto, le nuove Camere torneranno a votare per il quindicesimo giudice costituzionale e quota 570 voti necessari per essere eletti sarà il nuovo obiettivo dell'avvocato Vazio per essere il prossimo giudice costituzionale ligure dopo Fernanda Contri.
Ora ne mancano solo 559.



