Diciamolo chiaramente, oggi non sei nessuno se non hai una funivia nel programma elettorale.
Virginia Raggi, a Roma, vuole farla da Battistini a Casalotti, sulla collina per raggiungere Monte Mario.
Marco Bucci e Giovanni Toti, che sono abituati a fare le cose in grande, pensano addirittura a due funivie.
In campagna elettorale si è parlato a lungo di quella fra la stazione di Sestri Ponente-Aeroporto e il Parco scientifico e tecnologico degli Erzelli, che fra l'altro è almeno già parzialmente finanziata con fondi europei.
Ma sempre in campagna elettorale per le amministrative, all'interno di tutti i mirabolanti e convincenti hastag sulla #genovameravigliosa, Marco Bucci ha parlato anche di un progetto di cabinovia per collegare il Porto Antico con Forte Begato e in generale con tutto il sistema dei Forti.
Ecco, ora in consiglio comunale l'azzurro Guido Grillo ha chiesto notizie su questo progetto presentato al Sindaco, con un articolo 54, le interrogazioni a risposta immediata.
A Grillo ha risposto il Vicesindaco Stefano Balleari, che ha anche la delega su Trasporti e Mobilità ed è reduce dal grosso successo trasportistico e viabilistico di Euroflora, trionfo anche personale di Balleari: "Ci è stata presentata quella che io chiamo una suggestione: poter godere di mare e montagna nel giro di pochi minuti".
Ma.
"Ma per metterla in pratica, occorre che sui Forti vengano organizzate iniziative che attirino i turisti e i genovesi. Al momento non c’è nulla".
Insomma, la campagna elettorale è finita.
E vale la pena di godersi ciò che abbiamo già: l'"ascensore per il Paradiso" di Castelletto, la funicolare Zecca-Righi, la funicolare di Sant'Anna, il trenino a Cremagliera fra Principe e Granarolo e financo il nuovo ascensore in vetro di villa Scassi e quello orizzontale-verticale fra via Balbi e corso Dogali che porta al Castello d'Albertis, con un effetto che ricorda il binario nove e tre quarti di Harry Potter.
Al limite anche l'ascensore inclinato di Quezzi.
O il trenino Pippo.



