C'è un deputato, che di fatto lo è già, ma non riesce ad a andare a Roma.
È friulano e leghista ed è colui che subentrerà a Massimiliano Fedriga, eletto presidente del Friuli-Venezia Giulia, che si è dovuto immediatamente dimettere da deputato per incompatibilità.
Il punto è che a ratificare il nome del suo successore deve essere la giunta delle elezioni di Montecitorio, che però non si è ancora costituita, in attesa del governo.
E così il deputato resta ipotetico e i componenti della Camera solo 629, uno in meno del previsto.
Intanto, in attesa di quello che deve arrivare, ci sono quelli che partono per l'estero, almeno idealmente.
E sono gli ex grillini del gruppo misto che, per un motivo o per l'altro, sono stati esclusi dal MoVimento: condanne giurassiche, indagini non comunicate, iscrizione alla massoneria, mancati rimborsi nella scorsa legislatura, varie ed eventuali.
Insomma, sta di fatto che Andrea Cecconi, Silvia Benedetti, Salvatore Caiata, Antonio Tasso e Catello Vitiello, tutti eletti sotto le cinque stelle, hanno costituito la componente del Gruppo Misto MAIE - Movimento associativo italiani all'estero, insieme a Mario Alejandro Borghese, che è il leader del MAIE e l'unico realmente eletto all'estero del gruppetto.
E così, alla Camera, dei quattordici "apolidi" di cui "Accettate il Consiglio" vi ha raccontato nelle scorse settimane, dopo che questi sei si sono accasati nel MAIE, quattro con Beatrice Lorenzin e tre con radical-boniniani-europeisti e tabacciani, ne resta solo uno "non iscritto ad alcuna componente politica".
Si chiama Eugenio Sangregorio ed è un italiano all'estero.
Vero, però.



