REGIONE: Piredda presenta una risoluzione sull'edilizia, Costi: “Indispensabile maggiore riconoscimento delle imprese che lavorano in qualità e sicurezza”

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12/12/2012

Auspichiamo che gli impegni contenuti nella risoluzione passino, in tempi brevi, all’esame del consiglio per dare una risposta efficace al settore edile che sta attraversando un periodo davvero critico, specie per quelle dell’artigianato che costituiscono oltre il 75% del settore in Liguria». Questo il commento di Luca Costi, segretario regionale di Confartigianato Liguria, a margine della conferenza stampa di presentazione questa mattina in Regione del documento proposto da Maruska Piredda, capogruppo di Italia dei Valori, contenente misure a sostegno dell’edilizia. «Riteniamo – commenta Costi – che la risoluzione contenga i punti focali di intervento di quanto la politica regionale possa fare per il sostegno e il rilancio di un settore trainante dell’economia regionale e nazionale.

In particolare, pensiamo sia importante concentrare gli sforzi per garantire un maggiore accesso al credito per le imprese, per snellire la burocrazia, accorciare i tempi di pagamento e stabilire criteri premianti per le imprese virtuose, favorendo chi lavora in qualità e sicurezza. Per questo pensiamo che un primo passo importante possa essere costituito dalla predisposizione, di concerto con le associazioni del settore, di un marchio di qualità che certifichi la professionalità delle imprese aderenti sia per formazione professionale, in osservanza delle norme in materia di sicurezza, legalità e responsabilità sociale. Inoltre, per consentire l’accesso anche alle micro imprese artigiane del territorio agli appalti delle grandi opere in fase di avvio in Liguria, riteniamo sia indispensabile lo “spacchettamento” in piccoli lotti dei cantieri. Infine, a garanzia della qualità nell’attività edile, confidiamo ancora che, grazie anche al pressing della politica regionale, si possa sbloccare l’iter normativo della legge di accesso alla professione edile, in fase di stallo, da oltre un anno, al Senato. L'edilizia è uno dei pochi settori dell'artigianato a non avere ancora dei requisiti di accesso».

Il settore delle costruzioni nel 2011 ha subito una flessione del 3,5% su scala nazionale rispetto al 2010. Un comparto (che costituisce il 6% dell'economia nazionale) in caduta libera, su cui pesano i ritardi di pagamento da parte delle pubbliche amministrazioni (180 giorni in media contro i 65 di media Ue), la difficoltà di accesso al credito, il calo delle compravendite immobiliari e il decremento del rilascio dei permessi a costruire, dimezzati tra il 2005 e il 2009. Conseguenza naturale è l'emorragia di posti di lavoro con un calo del 5% degli occupati tra il 2010 e il 2011.

La parcellizzazione nell'edilizia è evidente nel numero delle imprese individuali che in Liguria costituiscono l'88,7% del totale: 20.493 su un totale di 24.528, con il picco della provincia di Imperia (91,0%). Circa un quarto delle imprese individuali (4.987), poi, hanno un titolare extracomunitario, in prevalenza albanese (2.366).

 

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